Il Funerale Eteno

Come organizzazione religiosa ci troviamo anche nella situazione di dover sopperire alle necessità dei nostri fedeli anche in termini di cerimonia funebre. Nonostante la difficoltà che incombe sui cari del defunto nei giorni successivi alla dipartita, l’organizzazione delle esequie per un parente che aderisce al nostro Credo è naturalmente una forma di rispetto nei confronti del defunto.

Siamo a conoscenza della difficoltà nell’organizzazione delle esequie etene, soprattutto in un paese come l’Italia ove a brancolare nel buio oltre ai parenti vi sono anche le agenzie funebri, per questo motivo sul nostro sito è possibile scaricare in maniera gratuita delle epigrafi funebri dedicate ai defunti di fede etena e liberamente utilizzabili sia dai familiari che dalle agenzie funerarie.

E’ inoltre possibile, richiedere la presenza di un sacerdote per la celebrazione delle esequie chiamando il numero 347 – 49 51 912 e prendendo accordi almeno 5 giorni prima della data stabilita per il funerale.

IL FUNERALE ETENO

Le fonti storiche ci danno molte informazioni riguardo le esequie dei popoli germanici che, nonostante le dovute differenze tra la Scandinavia, il continente e le regioni orientali esisteva un procedimento abbastanza comune di rituali dedicati alla pratica funebre: Ibn Fadlan uno storico del X secolo ci è venuto in aiuto per ricostruire le dinamiche del funerale eteno.

LA VESTIZIONE E IL CORREDO

Per coloro che seguono l’antica religione germanica una fase fondamentale del rito funebre è quella della della deposizione del corredo a seguito della vestizione del defunto: come afferma la Saga degli Ynglingar infatti”[…] le loro proprietà poste con loro sopra il mucchio[…]. Così, disse lui (Wotan), ognuno verrà nel Valhalla con le ricchezze che aveva con sé sopra quel mucchio; e godrà anche di qualsiasi cosa che egli stesso abbia seppellito nella terra.” È dunque importante deporre insieme al defunto oggetti a lui cari o che possano accompagnarlo durante il suo ultimo viaggio.

LA VEGLIA FUNEBRE E LA LIBAGIONE

Un altro passo importante per la celebrazione delle esequie etene è quello della veglia funebre nel corso della quale viene organizzata l’ultima libagione con il defunto: in questo caso gli eredi ed i parenti e amici più stretti vegliano per alcune ore (solitamente una notte) la salma intonando canti e ricordando le gesta del defunto, nel corso di queste ore di veglia i parenti organizzano una libagione alla presenza della salma offrendo cibi e bevande a parenti ed amici accorsi.

IL RITUALE FUNERARIO

Il rito eteno  delle esequie è svolto da un sacerdote (Gothi) o, all’occorrenza da un parente anziano del defunto: durante questa ritualità vengono effettuati i sacrifici in onore della persona deceduta e vengono chiamati a raccolta gli Dèi e gli Antenati per occuparsi della trasposizione dell’anima del defunto.
Il rituale si conclude solitamente con la cremazione e successivo spargimento delle ceneri, infatti sempre secondo la Ynglingar Saga “[…] così egli (Odino) stabilì che per legge tutti i morti dovessero essere bruciati”.