Sin dalla Grecia antica barbaro era sinonimo di selvaggio, incivile, feroce, crudele, da temere e da sottomettere. A lungo anche la storiografia individuò nelle invasioni barbariche il momento del precipitarsi della storia dallo splendore dell’età classica all’oscurità di quell’età di mezzo, il Medioevo, da vivere in attesa della rinascita dello splendore dell’antico e del nuovo trionfo della ragione.
Ma questa visione ha ormai fatto il suo tempo e diventa importante scoprirci figli ed eredi anche di quei “barbari”, e incontrarli con una consapevolezza nuova, alla ricerca delle tracce del senso di un nuovo mondo che essi contribuirono a creare. Tra i popoli che hanno lasciato una maggiore traccia, nella storia, nella cultura e nell’arte italiana un posto speciale lo hanno sicuramente i Longobardi a cui è dedicato questo ciclo di lezioni dove raccontiamo di Alboino, Teodolinda, Rotari, Desiderio, dove incontriamo splendide testimonianze architettoniche ed artistiche in Friuli, Lombardia, Umbria, Campania, imparando a conoscere e ad apprezzare il popolo che provò a fare dell’Italia un’unica nazione.