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Tra l’1 ed il 3 Marzo, in Trentino è usanza celebrare il cosiddetto “Trato Marzo“. La celebrazione tra origine nei rituali di origine pagana ed è messa in atto tutt’ora: i neo diciottenni di ogni paese si radunano in un punto che sovrasta l’abitato, accendono un fuoco ed intonano cantilene composte allo scopo di prendersi gioco dei compaesani: questo rituale segna la fine dell’età fanciullesca e l’accettazione presso la comunità degli adulti; questi ultimi infatti durante la celebrazione salgono presso il fuoco dei ragazzi I quali sono tenuti, in segno di rispetto per l’anzianità, ad offrire luganega e vin Brulè agli adulti. Il Trato Marzo celebra la rinascita della natura, della vita e dell’amore, infatti è durante questo rituale che vengono presentate alla comunità le coppie di fidanzati che si dovranno sposare nel corso dell’anno. Nei primi due giorni del Trato Marzo i canti sono goliardici e consistono nell’invenzione di coppie improbabili (la ragazza più bella del paese con il più vecchio e brutto o il contrario); il terzo giorno vengono invece cantate le coppie reali che ricevono così il benestare della comunità per unirsi in matrimonio.

(crediti video: TGR Trentino)
Il Tempio del Lupo