Mille nomi egli ha, giacché Allföðr è il primo che significa Padre di tutto, Aldaföðr è stato anche chiamato e Arnhöfði da alcuni, Atríðr, Auðun, Báleygr, Bifliði, Biflindi e Bileygr, Brúni, Brúnn, Bölverkr sono altri suoi nomi, Dresvarpr, Ennibrattr, Eylúðr, Farmatýr, Fengr, Fjallgeiguðr, Fjölnir, Fjölsviðr, Forni, Fráríðr, Gagnráðr, Gangleri é chiamato quando sulla terra cammina coperto dal mantello, Gapþrosnir, Gautatýr, Gautr, Geiguðr, Geirlöðnir, Geirölnir, Gestr, Gestumblindi, Ginnarr, Gizurr, Gollorr, Grímnir e Grímr egli é chiamato. E ancora come Glapsviðr, Gunnblindi, Godan, Göllnir, Göllungr, Göndlir, Hagverkr, Hár o Hávi, Hárbarðr, Helblindi , Hengikeptr Herblindi, Herjaföðr, Herjan, Herrn, Herteitr, Hjálmberi, Hjárrandi, Hléfreyr, Hleifruðr, Hnikarr, Hnikuðr, Hornölvir, Hrami, Hrani, Hrjóðr, Hroptatýr, Hroptr, Hrosshársgrani, Hvatmóðr, Hveðrungr, Höttr alcuni lo invocano. Molti Jafnhár, Jálg, Jálkr, Jólnir, Jölfuðr, Jörmunr, Kjalarr, Langbarðr, Löndungr, Nikarr, Nikuðr, Njótr, Óðinn, Ófnir, Olgr, Ómi, Óski lo chiamarono un tempo. Ancora Rauðgrani, Rögnir, Saðr, Sanngetall, Síðgrani, Síðhöttr, Síðskeggr, Sigðir, Sigföðr, Siggautr, Sigrhöfunðr, Sigmund, Sigtryggr, Sigþrór, Skilfingr, Skollvaldr, Sváfnir, Sviðrir, Sviðuðr e Sviðurr, Svipall, Svölnir, Tveggi, Tvíblindi, Uðr, Váfuðr, Vakr, Valföðr, Valgautr, Valtamr, Valþögnir, Vegtamr, Veratýr, Viðrímnir, Viðrir, Viðurr, Vingnir, Vö́fuðr, Wotan, Yggr, Ýjungr, Þekkr, Þrasarr, Þriði, Þrór, Þuðr e Þundr. Questi sono alcuni, mille sono gli altri.

Ostara è una antica festività germanica dedicata alla Dea Eostre. Secondo la tradizione, questa celebrazione, che si tiene a cavallo dell’equinozio di primavera, avrebbe una funzione rivivificante della Dea che resterebbe assopita durante tutto l’inverno; per questo era fondamentale, per i popoli germanici, rendere onore ad Eostre per fornirle l’energia tale da poter far iniziare la rinascita della natura e quindi della primavera. Eostre è considerata una figura importante della mitologia germanica anche se la sua esistenza spesso si confonde con le figure di Frea o Frigga, tuttavia è riconosciuta, dagli scritti di San Beda, come divinità autonoma venerata in particolare presso i Sassoni.

Le festività del Tempio del Lupo possono essere viste al seguente LINK.

Tra l’1 ed il 3 Marzo, in Trentino è usanza celebrare il cosiddetto “Trato Marzo“. La celebrazione tra origine nei rituali di origine pagana ed è messa in atto tutt’ora: i neo diciottenni di ogni paese si radunano in un punto che sovrasta l’abitato, accendono un fuoco ed intonano cantilene composte allo scopo di prendersi gioco dei compaesani: questo rituale segna la fine dell’età fanciullesca e l’accettazione presso la comunità degli adulti; questi ultimi infatti durante la celebrazione salgono presso il fuoco dei ragazzi I quali sono tenuti, in segno di rispetto per l’anzianità, ad offrire luganega e vin Brulè agli adulti. Il Trato Marzo celebra la rinascita della natura, della vita e dell’amore, infatti è durante questo rituale che vengono presentate alla comunità le coppie di fidanzati che si dovranno sposare nel corso dell’anno. Nei primi due giorni del Trato Marzo i canti sono goliardici e consistono nell’invenzione di coppie improbabili (la ragazza più bella del paese con il più vecchio e brutto o il contrario); il terzo giorno vengono invece cantate le coppie reali che ricevono così il benestare della comunità per unirsi in matrimonio.

(crediti video: TGR Trentino)
Il Tempio del Lupo

Nella tradizione germanica nel periodo di Jöl conosciuto anche come Yule, ovvero i giorni tra il 9 dicembre ed il 10 gennaio, Odino, il padre degli Dèi scenderebbe su Miðgarðr , per questo motivo era usanza comune riporre delle calze appese alle porte con del cibo da offrire a Sleipnir, il leggendario cavallo di Odino: questi in cambio avrebbe lasciato dei doni alle genti generose: come espresso anche dall’Edda: “un dono per un dono” [Hávamál 42].
Da questa tradizione, poi nacque la figura di Babbo Natale (o San Nicola/Santa Claus) che tutti conosciamo oggi.
Ricordiamo inoltre la simbologia legata a Babbo Natale: la sua slitta è trainata da 9 renne che è il numero sacro per la tradizione germanica: sono infatti 9 i mondi cosmici sul frassino Yggdrasill come 9 sono i giorni impiegati da Odino per apprendere il segreto delle rune.
Secondo un altra teoria, le renne di babbo natale sono 8, (Rudolph, la 9^ sarebbe stata introdotta solo nell’800) rappresenterebbero ognuna una zampa del cavallo Slepnir: il destriero leggendario di Odino aveva infatti 8 zampe.

In Trentino tornano i pagani: “Per anni la nostra fede è stata denigrata, ma ora sempre più persone si avvicinano a queste antiche credenze”

“Il tempio del lupo” ecco la prima comunità pagana etenista del Trentino-Alto Adige: “Vogliamo promuovere un’alternativa non solo spirituale ma anche etica al cristianesimo, recuperando antiche credenze che altrimenti rischierebbero di andare perdute per sempre”

TRENTO. Si chiama Il tempio del lupo” ed è diventata la prima comunità pagana etenista del Trentino-Alto Adige. Nel concreto si tratta di un’associazione con tanto di statuto regolarmente depositato nel registro statale, e pertanto riconosciuta. Per la verità questa comunità esisteva già da qualche anno ma con l’ultimo passaggio burocratico si è ufficialmente costituita.

“È con grande soddisfazione che possiamo annunciare che d’ora in poi ‘il Tempio del Lupo’ opererà come ente riconosciuto”, dichiara il portavoce dell’associazione. Diverse le iniziative che questa realtà ha intenzione di proporre a tutti coloro che saranno interessati ad aderirvi: si va dai corsi di formazione nel campo della cultura, dell’artigianato, dell’autosufficienza, fino alla difesa dell’ambiente. Attività che del resto fanno parte, ormai da 4 anni, del repertorio della comunità.

L’associazione rientra nel cosiddetto movimento eteno, cioè l’insieme dei nuovi movimenti religiosi che fanno riferimento ai culti germanici precristiani: “Vogliamo promuovere un nuovo corso della nostra fede – continua il portavoce – che sia improntata sulla capacità di esprimersi al meglio in questo millennio, evitando alcune vetustà che durante il ‘900 hanno portato taluni, in malafede, ad accostare il paganesimo al male, cosa assolutamente fasulla e denigrante nei confronti di una fede che, nel 2020, è doveroso che venga riconosciuta ed accettata da tutti”.

Un’attività che però non ha nulla a che fare con le rievocazioni, ma che mira al recupero e alla salvaguardia di antichissime tradizioni pagane un tempo diffuse anche in Trentino. “Piuttosto – precisano i membri de ‘il tempio del lupo’ – uno stile di vita che rappresenta un doveroso passo nella direzione dei nostri antenati, dei quali conosciamo davvero poco circa la fede e il rapporto con il sacro”. Un ritorno ad antiche credenze dunque, per evitare che vadano perdute per sempre.

“In questi mesi di lavoro – conclude il portavoce dell’associazione – molte persone si sono avvicinate a noi incuriosite e desiderose di trovare nel sacro dei loro antenati la via per una vita migliore, noi non possiamo promettere tutto ciò ma possiamo dare, a chi lo desidera, un’alternativa non solo spirituale ma anche etica al cristianesimo, naturalmente sempre nel rispetto della libertà personale e delle istituzioni”.

Leggi l’articolo su Il Dolomiti.

In Trentino tornano i pagani, o meglio, non se ne sono mai andati, ma oggi la loro presenza sul territorio della regione diventa ufficiale.

Il ‘Tempio del Lupo‘ realtà esistente già da qualche anno a livello locale, ha infatti depositato il suo statuto nella mattinata del 23 ottobre. La comunità etenista, la prima Trentino Alto Adige, è un’associazione e una realtà riconosciuta ufficialmente dallo Stato.

È con grande felicità e non poca soddisfazione che siamo felici di annunciare che da oggi il Tempio del Lupo opererà come ente riconosciuto – dichiara il portavoce dell’associazione in una nota – . Dopo qualche anno di rodaggio e non poche difficoltà siamo riusciti nell’intento di ufficializzare, qualora ce ne fosse mai stato bisogno, la nostra presenza sul territorio trentino ed altoatesino e più in generale su quello nazionale”.

E sono diverse le iniziative che questa ‘nuova’ realtà ha intenzione di proporre a tutti coloro che saranno interessati ad aderirvi.

Corsi di formazione nel campo della cultura, dell’artigianato, dell’autosufficenza, della difesa personale sono solo alcune delle attività che i rappresentanti dell’associazione hanno portato avanti negli ultimi 4 anni e che ora sono pronti a condividere anche all’esterno.

Ci teniamo a portare avanti un nuovo corso della fede etena (che significa pagana di tipo germanico n.d.r.) – continua il portavoce – che sia improntata sulla capacità di esprimersi al meglio in questo millennio, evitando alcune vetustà che durante il ‘900 hanno portato taluni, in malafede, ad accostare il paganesimo al male, cosa assolutamente fasulla e denigrante nei confronti di una fede che, nel 2020, è doveroso che venga riconosciuta ed accettata da tutti.

Da diverso tempo ormai proponiamo i nostri eventi e le nostre attività sul territorio con uno sguardo attento alla questione ambientale ed alla salvaguardia delle antiche tradizioni pagane del Trentino Alto Adige”.

Una realtà i cui eventi, organizzati nel rispetto delle norme locali e nazionali – ci tengono a sottolineare – nulla hanno a che fare con la rievocazione.

Non rievocazioni ma un modus di vita che rappresenta un doveroso passo nella direzione dei nostri antenati, dei quali conosciamo davvero poco circa la fede ed il rapporto con il sacro. L’intenzione ferma è quella di riportare a quanti lo desiderino queste antiche credenze così che non vadano perdute per sempre“.

In questi mesi di lavoro molte persone si sono avvicinate a noi incuriosite e desiderose di trovare nel sacro dei loro antenati la via per una vita migliore, noi non possiamo promettere tutto ciò ma possiamo dare, a chi lo desidera, un’alternativa non solo spirituale ma anche etica al cristianesimo, naturalmente sempre nel rispetto della libertà personale e delle istituzioni.

“Ci auguriamo inoltre di avere la possibilità di collaborare prolificamente con altri enti ed associazioni territoriali che perseguono come noi l’obiettivo di salvaguardare le antiche tradizioni locali”, concludono i rappresentanti.

Leggi l’articolo su La Voce del Trentino.

A Odino gloria,
Al creatore dei mondi, al cercatore di saggezza,
Al pellegrino di Vird, al dio girovago,
Gloria a chi porta felicità e dolore!
Gloria a chi pendeva dal grande Albero,
Trafitto dalla propria lancia,
Perché si aprissero le porte tra i mondi!
Gloria a colui che ha ottenuto le rune,
A chi è infiammato dal loro fuoco
E a chi pone in esso il fuoco
Dei propri scongiuri!
Gloria a te, Padre di tutti,
Senza pietà, senza paura, potente,
Esperto nelle battaglie, prodigioso!
Benedicimi adesso,
E sia la mia preghiera gradita a te.
Sia gloria a te, o potente Odino!