Nella tradizione germanica nel periodo di Jöl conosciuto anche come Yule, ovvero i giorni tra il 9 dicembre ed il 10 gennaio, Odino, il padre degli Dèi scenderebbe su Miðgarðr , per questo motivo era usanza comune riporre delle calze appese alle porte con del cibo da offrire a Sleipnir, il leggendario cavallo di Odino: questi in cambio avrebbe lasciato dei doni alle genti generose: come espresso anche dall’Edda: “un dono per un dono” [Hávamál 42].
Da questa tradizione, poi nacque la figura di Babbo Natale (o San Nicola/Santa Claus) che tutti conosciamo oggi.
Ricordiamo inoltre la simbologia legata a Babbo Natale: la sua slitta è trainata da 9 renne che è il numero sacro per la tradizione germanica: sono infatti 9 i mondi cosmici sul frassino Yggdrasill come 9 sono i giorni impiegati da Odino per apprendere il segreto delle rune.
Secondo un altra teoria, le renne di babbo natale sono 8, (Rudolph, la 9^ sarebbe stata introdotta solo nell’800) rappresenterebbero ognuna una zampa del cavallo Slepnir: il destriero leggendario di Odino aveva infatti 8 zampe.